Quali sono i vantaggi e svantaggi più e meno conosciuti delle auto ibride? Dal prezzo al risparmio sulle pratiche normative.
Gori Fa 50!
Gori Ecofficina compie 50 anni di attività questo Settembre. Un traguardo importante che vorremo festeggiare con tutti i nostri clienti, ma come fare per le norme di distanziamento sociale? Abbiamo trasformato una difficoltà in opportunità e abbiamo trovato un modo per farvi comunque partecipare ai nostri festeggiamenti. Scopri quale.
Nell’articolo Ambiente Sicuro di oggi proseguiamo il discorso sulle auto ibride iniziato sette giorni fa. Se l’ultima volta abbiamo parlato delle basi, andando a spiegare cosa sono e come funzionano (avevamo già visto le tipologie esistenti qui), oggi approfondiremo i vantaggi e gli svantaggi di questa tipologia molto particolare di veicoli.
Ovviamente parleremo di motivi generici che valgono per tutti i modelli di auto ibrida senza scendere nel dettaglio dei vantaggi/svantaggi delle varie tipologie specifiche. Altrettanto ovviamente, infatti, queste presentano ulteriori differenze che, a seconda della situazione, portano a sceglierne una piuttosto che un’altra. Specificato questo, andiamo ad iniziare, ma prima, però, ti ricordo che ogni venerdì escono i nostri articoli dedicati all’ambiente e alla mobilità sostenibile e che per restare aggiornato ti puoi iscrivere alla nostra newsletter. Bastano due veloci clic ed è completamente gratuita!
Vantaggi e svantaggi più evidenti
Il vantaggio più conosciuto e che va menzionato assolutamente per primo è, ovviamente, il fatto che le auto ibride hanno una migliore efficienza energetica, soprattutto nei circuiti urbani, e questo si traduce in un maggiore risparmio di carburante così come in una spinta propulsiva più elevata grazie all’intervento del motore elettrico. Restando nella mobilità urbana, la possibilità di circolare senza problemi nelle zone a traffico limitato può essere un benefit aggiuntivo non da poco, a cui si aggiunge la silenziosità di marcia in modalità elettrica. In generale i veicoli ibridi sono particolarmente indicati per chi viaggia molto in città, ma riescono a valere anche per gli spostamenti extra-urbani?
In gran parte no. Questo è dovuto al fatto che il motore elettrico viene generalmente disattivato oltre la soglia dei 50 km/h e quindi tutti i vantaggi derivati da esso svaniscono nell’esatto momento in cui si entra in strade più scorrevoli. A questo svantaggio se ne aggiunge almeno un altro molto conosciuto, ovvero il fatto che la presenza del motore ausiliario e delle sue relative batterie alzano non di poco il peso della vettura, riducendone la guidabilità. Inoltre bisogna correggere il proprio stile di guida al fine di ottimizzare il consumo e la durata delle batterie stesse, tenendo ben a mente dove sono situati i punti di ricarica lungo la strada che vogliamo percorrere.
Il Prezzo
Se si parla però di svantaggi, tuttavia, quello più rinomato in assoluto è il prezzo. A parità di potenza e categoria è risaputo che le vetture ibride, pur non arrivando ai costi delle elettriche, costano molto di più delle concorrenti a benzina/diesel. Si, anche tenendo conto dei nuovi incentivi auto. Questo è, per altro, il motivo per cui tali incentivi sono già esauriti per i veicoli di quarta fascia (con emissioni tra 91 e 100 gr/km di CO2) mentre restano ancora ampiamente disponibili per tutte le altre categorie. Lo sconto risulta spesso insufficiente per ridurre davvero il prezzo definitivo, come avevamo già spiegato qui.
Scendendo nel dettaglio, quanto può costare un’auto ibrida? I prezzi in realtà variano molto in base alla tipologia. Si va dalle microibride, come la Suzuki Swift Ibrida da 90 CV, a 15.990 euro alle ibride di lusso, come la BMW serie 3 ibrida plugin, da 44.950 euro. Il mercato più articolato è sicuramente quello delle Mild Hybrid che va dai 17.750 euro della Suzuki Ignis 1.2 Hybrid TOP ai 44.430 euro della Peugeot 3008 Hybrid4. La competizione tra produzioni europee e asiatiche è molto serrata con le prime che solitamente hanno un prezzo di partenza più elevato delle seconde.
Risparmi Burocratici
Se il costo è uno svantaggio delle auto ibride molto conosciuto, non sono purtroppo altrettanto conosciuti i vantaggi burocratici che questi veicoli portano con loro. Questi sono stati attivati per spingere verso un rinnovamento del parco auto circolante, ma vengono spesso pubblicizzati poco e male, senza contare che a volte la loro applicazione definitiva è lasciata nelle mani delle regioni. E’ il caso dell’esenzione dal pagamento del bollo auto che è richiedibile solo in Basilicata, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Umbria e Veneto. Stesso discorso può essere fatto per i parcheggi gratuiti o scontati sulle strisce blu, un’agevolazione che spingerebbe molto ad acquistare auto ibride se non fosse che è attiva solo su alcune particolari città e non sull’intero territorio nazionale.
Sono invece già attive e decisamente comode le polizze assicurative agevolate riservate alle vetture ibride. La situazione non è stata ancora regolamentata a livello nazionale/europeo, in realtà, ma la concorrenza fra le varie compagnie consente un corposo risparmio sull’assicurazione di un’auto di questo tipo. A quanto ammonta questo sconto? Dal 5 al 15% a seconda della compagnia scelta e del tipo di veicolo. Il risparmio diventa ancora maggiore sul lungo termine visto che le ibride si collocano, dal punto di vista assicurativo, in una fascia di prezzo intermedia, a metà strada tra le economiche auto elettriche e le vetture a GPL/metano. Uno di quei casi in cui non cambiare l’auto per diversi anni, conviene.
