Indice dei contenuti
ToggleQuando è obbligatorio accendere i fari, quali vanno accesi e che criticità hanno i fari a led?
Dopo esserci occupati, settimana scorsa, della guida con la pioggia, torniamo a fornire le risposte ad alcune domande frequenti relative ad uno degli elementi più importanti per il veicolo: la visibilità. Ricordiamo che con questa parola ci si riferisce a tutti quegli accessori e quegli elementi di un veicolo che permettono al conducente di vedere efficacemente l’esterno e di essere visto a sua volta dagli altri utenti della strada. Ne fanno parte quindi tutti i cristalli, i tergicristalli, le luci, l’impianto elettrico e tutti quegli accessori aggiuntivi che possono intervenire sulle prestazioni dei componenti appena elencati.
Non è la prima volta che trattiamo questo argomento. Nella prima uscita abbiamo parlato della manutenzione dei fari e nella seconda c’eravamo concentrati . Nell’articolo Strada Sicura di oggi torniamo a parlare dei fari, ma lo facciamo da un punto di vista burocratico, concludendo poi con un paragrafo sui fari a led. Prima di iniziare però ti ricordo che, se non vuoi perderti neanche un articolo dedicato alla manutenzione dei veicoli e alla sicurezza stradale, puoi scriverti alla nostra newsletter. E’ veloce e completamente gratuita.
Quando è obbligatorio accendere i fari?
La risposta a questa domanda è fornita dall’articolo 152 comma 1 del Codice della Strada. Questo recita che “i veicoli a motore durante la marcia fuori dai centri abitati ed i ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli (…), anche durante la marcia nei centri abitati, hanno l’obbligo di usare le luci di posizione, i proiettori anabbaglianti e, se prescritte, le luci della targa e le luci d’ingombro.” Inoltre, in condizioni di buona visibilità ed esclusivamente di giorno, se il veicolo è dotato di luci diurne, possono essere usate queste al posto degli anabbaglianti e delle luci di posizione.
Riassumendo, i ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli devono accendere sempre i fari di giorno mentre gli altri veicoli a motore hanno questo obbligo solo quando marciano al di fuori dei centri abitati, nelle gallerie o nei centri abitati in caso di nebbia, neve, pioggia o scarsa visibilità. Il comma 2 dello stesso articolo definisce le sanzioni per chi non rispetta queste restrizioni che consistono in una multa di un valore che va da 41 a 173 euro e nella perdita di 1 punto sulla patente. Va inoltre fatta molta attenzione all’estero poiché i fari anabbaglianti sono obbligatori sempre in molte nazioni come Svizzera, Slovenia, Croazia e molti altri.
Che fari vanno accesi?
Come scritto sopra, nei casi in cui risulta obbligatorio accendere i fari di giorno, le luci da azionare sono (come scritto nel Codice della Strada): quelle di posizione, le anabbaglianti e, se richieste, le luci della targa e di ingombro. Fuori dai centri abitati, qualora manchi l’illuminazione esterna o questa sia insufficiente, si possono anche usare i fati abbaglianti, avendo però l’accortezza di spegnerli quando: si stanno per incrociare altri veicoli, si segue un altro veicolo a breve distanza o si rischia di abbagliare un qualsiasi altro utente della strada. Dei proiettori fendinebbia anteriori/posteriori avevamo già parlato quando abbiamo visto come e non vanno usati al di fuori di questo caso.
Un discorso a parte meritano le luci di marcia diurna poiché molti automobilisti ancora non sanno la loro utilità. Come visto nella precedente domanda, queste possono essere usate in sostituzione dei fari anabbaglianti di giorno, se le condizioni meteo e la visibilità lo consentono, ma, a prescindere, emettono luce solo frontalmente. In tutte le auto prodotte dal 2011, le luci diurne si accendono automaticamente all’avvio del motore mentre nei veicoli antecedenti possono essere installate in aftermarket (ma non è sempre possibile farlo). La loro funzione non è illuminare la strada, ma aiutare gli automobilisti a vedere gli altri veicoli. Proprio per questo vanno usate con molta accortezza e sono sempre preferibili gli anabbaglianti.
Quali criticità hanno i fari a led?
I fari auto a led stanno prendendo sempre più piede e popolarità, per via dell’estetica più accattivante e della migliore luminosità, ma non tutti sanno che questi presentano anche alcune criticità. La prima e più grande è il costo della riparazione. Nonostante il costo singolo di un diodo sia a dir poco insignificante rispetto a quello di una lampadina bruciata, è anche vero che questo non può essere sostituito direttamente (c’é una complessità di manodopera che rende l’operazione rischiosa e sconveniente). Per assurdo risulta quindi più conveniente cambiare l’intero faro, ma, come è logico pensare, questo aumenta comunque i costi rispetto alle lampade alogene e ai fari xeno.
Come se non bastasse quanto appena scritto, va tenuto conto anche del fatto che, se si dispone di fari adattivi o a regolazione automatica, è necessaria anche una ricalibrazione. Non solo. A volte i produttori cambiano la configurazione dei fari a led ogni volta che rinnovano un veicolo. Un’azione commerciale che diminuisce enormemente la reperibilità dei ricambi in magazzino. Insomma, per quanto i fari a led siano affascinanti, bisogna valutare bene la loro installazione, soprattutto se sono considerati opzionali per il veicolo e per la sua visibilità, ovvero se il vantaggio dell’installazione è puramente estetico.
Hai bisogno di controllare la visibilità del tuo veicolo? Sfrutta il nostro pacchetto Crystal Clear! Puoi richiederlo sia tramite il sito che contattandoci al nostro numero di telefono.