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ToggleVediamo insieme come si svolge il processo di Sanificazione all’interno di Gori Ecofficina.
Cosa manca da dire che non è già stato detto sulla sanificazione? L’importanza di questa pratica nel corso della fase 2 della pandemia di Coronavirus l’ha portata ad essere esplorata in ogni sua parte da più fonti. Noi stessi ci siamo occupati della sua applicazione al settore automotive e non, parlando delle differenze tra pulizia, disinfezione e sanificazione, di cosa puoi fare con il fai-da-te e di quali tipologie di sanificazione esistono. Altre informazioni le puoi trovare nell’apposita sezione del sito dedicata ai servizi aggiuntivi.
Con l’articolo di oggi concludiamo la nostra serie di articoli sull’argomento, almeno per il momento, andando a spiegare come dovrebbe essere svolta una buona sanificazione. Sia chiaro che questo non è sicuramente l’unico buon metodo esistente, visto che non prende in considerazione neanche tutti i metodi di sanificazione esistenti (tipo l’uso di raggi ultravioletti), ma è quello che noi di Gori Ecofficina usiamo. L’articolo si basa infatti sulle informazioni che ci sono state fornite da uno studio che avevamo commissionato allo Studio Ambiente SRL di Grosseto, per essere sicuri di attuare un procedimento corretto sui veicoli dei nostri clienti.
Una Doverosa Premessa
Prima di vedere un breve elenco di tutte le operazioni da svolgere, va fatta una doverosa premessa che, a mio parere, viene troppo spesso omessa in questa tipologia di articoli: il COVID-19 è un virus che, per la maggior parte, è sconosciuto. Le poche cose che si sanno, si sono dedotte dagli studi dei molti centri specializzati dislocati per il mondo e che stanno attivamente collaborando per cercare di venire a capo di questa malattia. Esistono però ben poche certezze sull’argomento, basti pensare che solo pochi giorni fa il Ministero della Sanità rendeva pubblici i propri dubbi sull’uso dell’ozono come unico mezzo di sanificazione (cosa che invece era stata data per comprovata in un primo momento).
Per quanto abbiamo scoperto fino ad ora, sappiamo che il coronavirus sopravvive, con carica virale decrescente nel tempo:
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in aerosol sospeso in ambiente interno per almeno 3 ore;
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su cartone per non oltre 24 ore;
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su rame per almeno 4 giorni;
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su plastica e acciaio per almeno 3 giorni;
Non è quindi possibile escludere che una superficie esposta al contatto di un soggetto infetto possa diventare, per trasmissione indiretta, veicolo di contagio della malattia e per questo la normativa vigente prevede vari obblighi specifici sulla necessità di sanificazione degli interni. E’ un discorso del tipo “non ne siamo certi, ma meglio prevenire che curare.”
Le Giuste Pratiche
Conclusa questa doverosa premessa, passiamo ad elencare le modalità prescelte da Gori Ecofficina per svolgere il servizio di sanificazione, in coerenza con quanto previsto dalle attuali normative e dalle linee guida applicative.
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Pulizia e disinfezione con alcol 75% delle maniglie di apertura delle portiere così come della carrozzeria immediatamente circostante.
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Apertura completa di tutte le portiere della cabina o dell’abitacolo ed assicurare un abbondante e prolungato ricambio di aria.
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Pulizia e disinfezione con alcol 75% dei tappetini poggiapiedi estratti dalla cabina o dall’abitacolo.
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Pulizia e disinfezione con alcol 75%, preferibilmente mediante erogazione spray, di tutte le superfici interne della cabina o dell’abitacolo. Particolare cura sarà posta nella pulizia e disinfezione di tutte le superfici poste immediatamente dinanzi ai sedili, ovvero quelle maggiormente esposte al droplet emesso dal conducente e dai passeggeri, e di tutti i rivestimenti lavabili in tessuto, in quanto siti porosi e soggetti a maggiore persistenza del virus.
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Pulizia e disinfezione con alcol 75% di tutti gli oggetti e le attrezzature portatili o rimovibili presenti in cabina o nell’abitacolo . La presenza di oggetti ed attrezzature nell’abitacolo o in cabina deve essere minimizzata il più possibile.
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Sanificazione dell’abitacolo tramite bombola monouso di disinfettante spray ad azione germicida antivirale a scarica totale o tramite generatore portatile di ozono ad azione chimica germicida antivirale. Entrambi i metodi garantiscono anche la sanificazione dei filtri dell’impianto clima.
Non Esiste il 100%
Come vedi, non si tratta di un semplice intervento diretto, ma di una serie di operazioni da svolgere per garantire il più alto livello di sicurezza possibile per il cliente. Qui sta il nocciolo della questione, perché in realtà, date le premesse di cui abbiamo parlato, non è possibile essere certi che le operazioni svolte riescano a “ripulire” la presenza del virus dell’ambiente. Tale certezza può essere raggiunta solo attraverso l’applicazione di un tampone di superficie, con conseguente analisi sulla presenza del virus. Per questo riteniamo che, pur essendoci varie alternative per quanto riguarda le modalità scelte per eseguire la sanificazione, non può esistere un buon servizio che non preveda un ulteriore esame finale che garantisca la riuscita dell’operazione.
Per quanto riguarda noi di Gori Ecofficina, ci appoggiamo sempre a StudioAmbiente srl per l’esecuzione e l’analisi dei tamponi di superficie, in quanto laboratorio certificato e abilitato a farlo. Tale tampone sarà svolto regolarmente a campione su tutti i veicoli in officina, ma, nel caso di mezzo utilizzato da un soggetto risultato positivo, sarà comunque eseguito a prescindere, per scongiurare qualsiasi forma di rischio residuo. I risultati delle analisi saranno quindi abbinati con il rilascio di un’apposita certificazione che potrà anche essere esibita in fase di eventuali verifiche da parte degli organi di controllo preposti.