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ToggleUna domanda dalla risposta apparentemente semplice, ma che nasconde una riflessione importante sulla micromobilità.
Gori Fa 50!
Gori Ecofficina compie 50 anni di attività questo Settembre. Un traguardo importante che vorremo festeggiare con tutti i nostri clienti, ma come fare per le norme di distanziamento sociale? Abbiamo trasformato una difficoltà in opportunità e abbiamo trovato un modo per farvi comunque partecipare ai nostri festeggiamenti. Scopri quale.
Dopo la deviazione parziale di settimana scorsa sulla rottamazione, torniamo a trattare un tema che ci sta particolarmente a cuore: la sicurezza stradale legata ai monopattini elettrici. Abbiamo già trattato l’argomento sia in Strada Sicura che in Ambiente Sicuro, non una, ma ben due volte.
Fortunatamente l’argomento è sempre molto caldo e non manca di essere costantemente arricchito da nuove ricerche, come quella recente realizzata dall’IIHS (Insurance Institute for Highway Safety), un’organizzazione nonprofit scientifica e indipendente. Questa ruotava intorno ad una sola, semplice domanda: è più sicuro guidare un monopattino elettrico sui marciapiedi o sulla strada? La risposta e questo studio sono al centro dell’articolo Ambiente Sicuro di oggi. Prima di iniziare, però, ti ricordo che ogni venerdì escono i nostri articoli dedicati all’ambiente e alla mobilità sostenibile e che per restare aggiornato ti puoi iscrivere alla nostra newsletter. Bastano due veloci clic ed è completamente gratuita!
Una Risposta Semplice?
La risposta più scontata ed immediata alla domanda è, senza ombra di dubbio, che è più sicuro guidare un monopattino elettrico su strada, d’altronde usarlo sui marciapiedi è vietato per legge in molte città. Tuttavia, se chiedi ad un qualsiasi utilizzatore di questi veicoli, ti risponderà come usarlo su una strada urbana sia spesso molto più rischioso di quanto si creda. Come già visto in uno degli articoli Ambiente Sicuro citati in precedenza, le regole per l’uso dei monopattini elettrici in città sono sia molto restrittive che lacunose e presentano criticità enormi. Citando le parole della vicepresidente IIHS che introducono il loro studio: “non abbiamo visto molti incidenti di e-scooter elettrici con veicoli e questo potrebbe significare che i monopattini elettrici vengono guidati principalmente sul marciapiede. D’altra parte ci sono legittime preoccupazioni che i ciclisti sul marciapiede possano sbattere contro i pedoni.” Perché quindi si va a correre questo rischio, infrangendo persino la legge?
Per trovare una risposta soddisfacente e capire come i monopattini elettrici stanno influenzando la sicurezza stradale, i ricercatori IIHS hanno condotto due studi differenti e intrecciato i risultati per ottenere un responso definitivo. Nel primo si sono intervistati più di 100 guidatori di e-scooter portati al pronto soccorso tra marzo e novembre 2019, analizzandone la gravità delle lesioni in relazioni al luogo e al tipo di incidente. Il secondo studio invece ha messo a confronto i dati demografici medi dei ciclisti con quelli di 377 intervistati dello studio precedente.
I Monopattini in Confronto alle Bici
La prima cosa che i ricercatori hanno scoperto è che guidare un monopattino elettrico espone a un rischio di lesioni più frequenti rispetto alle bici, anche se queste hanno il triplo delle possibilità di essere investite dai veicoli. Con un monopattino elettrico c’é invece il doppio delle probabilità di cadere a causa di una buca, del marciapiede rovinato o di una manutenzione carente delle infrastrutture. Uno degli intervistati lo ha detto chiaro e tondo: “Quando vai in bicicletta sei seduto, ma puoi fare molto con le gambe. Se inciampi in un piccolo buco con un monopattino elettrico, voli via.” In effetti, non è un caso se i modelli migliori di monopattini elettrici hanno le ruote più grandi.
Quanto alle lesioni subite, gli utenti di bici e monopattini ne subiscono di diverse, ma di simile gravità. Il 60% di entrambi ha riportato ferite lievi e il 9% è stato ricoverato in ospedale. Tuttavia dallo studio appare chiaro che guidare un monopattino elettrico porta ad una maggiore esposizione al rischio di commozione cerebrale con perdita di coscienza e fratture al cranio. Dei ciclisti feriti intervistati, infatti, solo il 2% ha riferito di indossare un casco sui 66% che eranno stati ricoverati. Ergo, è abbastanza raro che un ciclista con il casco rischi di finire al pronto soccorso. A rendere il dato più rilevante c’é poi il fatto che usare il casco sugli e-scooter è arbitrario, raramente imposto dalla legge. Senza contare che molti di questi veicoli sono condivisi tra più persone. Un’assenza di obbligo che lascia molto perplessi, anche perché sono già usciti i primi crash test che mostrano cosa succede in una collisione tra auto e monopattino elettrico.
Un Piccolo Spazio Condiviso
Tornando al nocciolo della ricerca di IIHS, da questa risulta che quasi 3 conducenti di monopattini su 5 sono rimasti feriti mentre guidavano sul marciapiede e che circa un terzo di questi si è infortunato in una zona dove era vietato di guidare questo veicolo. Solo 1 ogni 5 è rimasto ferito mentre percorreva una pista ciclabile, una pista condivisa o un altro luogo fuoristrada. Il 25% per altro stava andando al lavoro mentre il restante o erano intenti a fare commissioni o lo stavano utilizzando per svago. Quello che ne risulta è che, per quanto il marciapiede venga percepito come “più sicuro”, in realtà non lo è minimamente. Da cosa deriva quindi questa percezione errata?
La risposta di uno degli intervistati può aiutare a fare chiarezza. Questi afferma che “abbiamo utilizzato la pista ciclabile quando era disponibile, ma personalmente non mi sento al sicuro a guidare un monopattino in mezzo al traffico.” I conducenti di questi veicoli quindi temono la mancanza di rispetto da parte delle auto, veicoli a dir poco minacciosi, e hanno paura di creare criticità nel traffico o essere vittime delle stesse. Il punto è che se ci fossero spazi appositi disponibili e rispettati, probabilmente questi eviterebbero di invadere gli spazi dei pedoni. Abbiamo però già visto in uno dei nostri articoli precedenti che questi spazi ci sono, quello che manca è l’educazione e l’istruzione necessarie a renderli efficaci. Ancora una volta si guarda al delitto, senza però puntare il dito verso il vero colpevole: gli utenti e le categorie di veicoli diversi devono imparare a convivere per una mobilità urbana più sicura.
Ti ricordiamo che alla Gori Ecofficina sono arrivati i nuovi monopattini uGO e gli scooter elettrici della Wayel per cui vale il Buono Mobilità 2020/2021. Non perdere questa occasione e prenota ora il tuo giro di prova!