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ToggleQuante tipologie di auto ibrida esistono e che differenze ci sono tra loro?
Negli articoli Ambiente Sicuro delle ultime due settimane abbiamo parlato di biciclette con pedalata assistita (qui e qui) e, più in generale, di consigli per l’utilizzo del Bonus Bici contenuto nel Decreto Rilancio. Questo non è però l’unico incentivo presente e, tra gli altri, ha fatto recentemente parlare di sé soprattutto l’Ecobonus. Con tale contributo che risulta forse troppo limitato per i veicoli Euro 6 e troppo ridotto per incentivare davvero l’acquisto di auto completamente elettriche, molti stanno guardando al settore delle auto ibride per il suo utilizzo.
Nell’articolo di oggi tratteremo proprio questo argomento. I motori ibridi sono infatti tanti, spesso molto diversi fra loro. Ognuno è caratterizzato da specifici vantaggi, punti deboli, costi e un diverso impegno per l’industrializzazione. La gamma tra cui scegliere è davvero molto ampia. Prima di iniziare, però, ti ricordo che ogni venerdì escono i nostri articoli dedicati all’ambiente e alla mobilità sostenibile e che per restare aggiornato ti puoi iscrivere alla nostra newsletter. Bastano due veloci clic, è completamente gratuita e sarà usata esclusivamente per informarti dei nuovi contenuti!
Motori Ibridi Mild
Partiamo dai veicoli più semplici da realizzare, ovvero gli ibridi mild (detti anche MHEV, ovvero Mild Hybrid Electric Vehicle). In pratica si tratta di auto in cui il tipico alternatore è sostituito con un piccolo motore elettrico capace di funzionare anche come generatore. Questo permette di premere meno sull’acceleratore e aumenta il comfort alla guida. Inoltre ricarica una piccola batteria al litio in frenata e al rilascio e avvia il motore principale in modo silenzioso. Se senti parlare di auto Micro Hybrid, si tratta sempre e comunque di una Mild Hybrid in cui il motore è integrato con un impianto a 12 volt.
La batteria presente nelle Mild Hybrid è piccola e senza motorino d’avviamento, cosa che riduce il peso aggiunto e le modifiche necessarie. Nelle Fiat più piccole, per esempio, questa è allocata sotto il sedile del guidatore. Questa tipologia di auto ibrida, tuttavia, non può muoversi in full-electric a causa, ovviamente, della potenza limitata del motore elettrico. Detto questo, esiste davvero un’ampissima varietà di declinazioni di veicoli Mild Hybrid. La Honda, per esempio, ne ha uno con un generatore elettrico montato direttamente sull’albero motore, dal lato della trasmissione.
Motori Ibridi Plug-In
Dette anche PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle), questa tipologie di auto ibride aggiungono la possibilità di essere ricaricate dalla rete elettrica usando le stesse colonnine delle auto completamente elettriche. Hanno almeno un motore elettrico di buona potenza (anche 100 kW) e batterie da circa 10 kWh che lavorano a 300-400 volt. Permettono di superare i 100 km/h e hanno un’autonomia in solo elettrico di circa 50 km. Questo vuol dire che si può arrivare a passare circa un’ora nel traffico urbano senza dover accendere il motore a scoppio.
Il principale svantaggio delle ibride plug-in è che sono più complicate e pesanti delle auto tradizionali a causa della superiore massa delle batterie e del motore elettrico. Per farti un esempio: la Peugeot 3008 a gasolio con il cambio EAT8 pesa 1.480 kg mentre la variante plug-in con la stessa trasmissione a 8 marce arriva a 1.760-1.840 kg (a seconda se la trazione è anteriore o integrale). Sono inoltre molto complesse da ingegnerizzare e sono spesso completamente differenti dalle loro versioni con il solo motore termico.
Motori Ibridi Full
Le auto ibride full, dette anche FHEV (Full Hybrid Electric Vehicle), sono l’ideale via di mezzo tra le Mild Hybrid e le Plug-in Hybrid. Si ha a che fare con un veicolo ibrido di questo tipo quando il motore elettrico è abbastanza potente da muoverlo in automatico, ma le batterie non necessitano comunque della rete elettrica per la loro ricarica, pur avendo una capacità maggiore che nelle Mild Hybrid. L’autonomia in modalità completamente elettrica e a emissioni locali zero è quindi ridotta a qualche km percorso a bassa velocità. Pare scontato dire che le ibride full sono più complesse delle mild/micro (adottano powertrain sviluppati specificatamente), ma meno delle plug-in.
Un difetto generale di tutte le auto ibride viene invece individuato nel costo che, anche nelle micro, è maggiore di quello di un’automobile convenzionale (ma meno di un’auto completamente elettrica). Tuttavia spesso godono di diverse agevolazioni vicine, se non uguali, a quelle fornite per i veicoli completamente elettrici. Di recente abbiamo visto il già citato Ecobonus presente nel Decreto Rilancio, ma a questo vanno aggiunte le varie promozioni promosse dagli enti locali. Alcune versioni ibride di automobili grosse e potenti riescono, inoltre, a non pagare la tradizionale sovrattassa perché le loro emissioni si collocano sotto la soglia che la fa scattare.