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ToggleChe rischi comporta, per l’ambiente e l’uomo, un uso sconsiderato dell’ozono?
Sarà l’eccezionalità del momento o la pubblicità martellante, fatto sta che i trattamenti con l’ozono per “sanificare” gli ambienti o le proposte d’acquisto dei “compressori” per una ozonizzazione fai-da-te spuntano come funghi e sono sulla bocca di tutti. Verrebbe da credere che tutti sono esperti, se non fosse che è evidente che non è così e molti stanno semplicemente cavalcano la “moda” del momento per cercare di rialzarsi da un periodo di crisi. Nulla di male in questo, se non fosse che in tutto questo fiorire di pareri e offerte, si parla molto poco dell’impatto che l’uso dell’ozono può avere sull’ambiente e sulla salute dell’uomo.
D’altronde abbiamo già visto nei vari articoli di Strada Sicura delle ultime settimane (trovi il più recente ) come sia completamente sbagliato parlare di “sanificazione con ozono.” Non solo la sanificazione non è un’unica operazione, ma un insieme di procedure atte a purificare la zona coinvolta, ma lo stesso ozono non è l’unica soluzione disponibile. Neanche per il settore auto, dove la delicatezza e complessità degli interni spesso crea problema all’utilizzo di altri strumenti, visto che può essere usato anche il vapore per raggiungere un risultato comunque efficace.
Il Dibattito della Sanificazione Stradale
La vicenda sembra avere più di un parallelismo con quella che ha coinvolto l’uso dei disinfettanti a base di Ipoclorito di Sodio per la “sanificazione” delle strade. Se non ricordi, eravamo all’inizio della diffusione della pandemia, le prime settimane di Marzo, e già giravano sui social network le foto di queste enormi macchine per la pulizia stradale che all’estero spruzzavano candeggina/varechina praticamente a 360° per “rendere sicure le strade.” Spesso tali foto venivano accompagnate dalla tipica frase “ma perché non viene fatto in Italia?” con conseguenti critiche sparate da ogni parte.
Alla fine dovette intervenire l’Istituto Superiore della Sanità (ISS) per mettere a tacere, una volta per tutte il dibattito. Venne fuori che non solo non c’erano ancora prove sull’effettiva efficacia delle sostanze a base di Ipoclorito di Sodio per la distruzione del virus sulle superfici esterne, ma che questo era anche una sostanza corrosiva dannosa per la pelle e per gli occhi di qualsiasi creatura vivente, oltre che per l’ambiente. Un suo utilizzo indiscriminato avrebbe potuto contaminare e nuocere sia le acque superficiali che quelle sotterranee. Il tutto veniva concluso con il consiglio di utilizzare la normale pulizia stradale e con una serie di linee guida per quei comuni che avessero comunque voluto procedere con la disinfezione tramite Ipoclorito di Sodio. Trovi maggiori dettagli sulla vicenda qui.
L’Ozono Non è una Garanzia!
Con l’avvento però della “sanificazione con ozono”, il dibattito si è riacceso più forte di prima, pur avendo caratteristiche simili. Ancora una volta, infatti, non ci sono evidenze della sua efficacia nella distruzione del Coronavirus dalle superfici. L’informazione proviene niente meno che dalla direzione centrale di Sanità del ministero dell’Interno che, in una nota del 7 Aprile, specificava “l’assenza di evidenze nella letteratura scientifica sull’efficacia dell’ozono quale presidio per la prevenzione della trasmissione dell’infezione da Sars-CoV-2” e che “di conseguenza i dispositivi di disinfezione mediante ozono, al momento non sono da ritenersi efficaci ai fini della sanificazione dei veicoli nella contingente emergenza Covid-19.”
Nella stessa nota veniva inoltre ribadito quali erano “i disinfettanti capaci di inattivare il virus, ovvero l’etanolo (alcol etilico) al 70%, il perossido di idrogeno (acqua ossigenata) al 0.5% e l’ipoclorito di sodio (candeggina, varechina) allo 0.1% (che si, nel frattempo è stato verificato e incluso, nda)”. L’ozono è quindi inutile? No, ha un ottimo fattore igienizzante, ma, per essere efficace, va usato insieme ad altre operazioni e tenendo conto di molteplici fattori ambientali tra cui: la temperatura e l’umidità degli ambienti; la cubatura degli ambienti, la disposizione degli arredi e delle aperture, la presenza di possibili correnti d’aria e molto altro. Non basta attivare un generatore ed inserirlo nell’auto per “sanificare” un ambiente, anzi… potrebbe non essere sufficiente neanche ad igienizzarlo! Trovi maggiori informazioni qui.
I Rischi dell’Ozono
Se hai letto attentamente, avrai notato che l’ipoclorito di sodio è stato poi effettivamente riconosciuto come sostanza efficace… quindi perché non viene utilizzato? Ovviamente per i sopraccitati grossi rischi per la salute umana e l’ambiente. Il gioco non vale la candela. Una tale valutazione va fatta anche al momento di usare l’ozono nel proprio processo di sanificazione. Con il termine ozono ci si riferisce ad una molecola composta da tre atomi di ossigeno (la molecola essenziale per la vita ne ha solo due di atomi). Tale terzo atomo può staccarsi dalla molecola di ozono e ricollegarsi a molecole di altre sostanze, alterando così la loro composizione chimica. Tali proprietà chimiche permettono ad alte concentrazioni di ozono di reagire con materiale organico esterno e potenzialmente causare conseguenze dannose per la salute!
L’ozono è, di fatto, un gas tossico con proprietà chimiche e tossicologiche molto diverse dal semplice ossigeno. Se inalato può danneggiare i polmoni, causare dolore toracico, tosse, respiro corto e irritazione alla gola e ai polmoni. Può inoltre peggiorare le malattie respiratorie croniche come l’asma e compromettere la capacità del corpo di combattere le infezioni respiratorie. Per essere efficaci i trattamenti di ozonizzazione richiedono almeno 1-2 ppm di ozono che è una concentrazione ben al di sopra di quella ritenuta pericolosa per gli uomini e che, se non tenuta sotto controllo, può arrecare effetti dannosi il cui recupero non è garantito neanche nel lungo termine. Questo senza neanche prendere in considerazione gli effetti che potrebbe avere sull’ambiente andando ad alterare altre forme di vita o le sostanze presenti in esso.
Insomma, fai molta attenzione a prendere questi trattamenti con leggerezza e se hai dubbi sul loro utilizzo, richiedi sempre il parere di un esperto che possa, se non altro, consigliarti la metodologia migliore per raggiungere un risultato sicuro nel tuo caso specifico. Ne va della tua salute e di quella dell’ambiente intorno a te.